Anatomia e Arte: da Galeno a Michelangelo
(08/09/2023)
È stato pubblicato il primo articolo su rivista a firma MuSclE.
L’argomento trattato è trasversale, ma si inserisce anche nell'ambito del nostro expertise: biomeccanica e anatomia.
Sì, perché per essere esperti di biomeccanica bisogna avere una chiara idea dell'anatomia dei muscoli e di come questi funzionano per controllare postura e movimenti. Inoltre, per parlare di anatomia della postura e dei muscoli, bisogna conoscere l'anatomia strutturale del corpo umano, l’anatomia dei suoi organi; e perché no? Anche la sua Storia e di come le conoscenze dell'Anatomia umana si sono evolute da millenni arrivando ad oggi, passando attraverso le ere e influenzando diverse aree di ricerca e sviluppo, anche apparentemente scorrelate tra di loro.
Ne è un esempio l'articolo fresco di pubblicazione sulla prestigiosa rivista ‘Kaleidoscope - Journal on the History of Culture, Science and Medicine’ (http://www.kaleidoscopehistory.hu/index.php?subpage=cikk&cikkid=760) dal titolo: “Mirroring Michelangelo, finding Galen: the ancient anatomical theory of the soul and its possible influence on The Creation of Adam” e di cui andiamo a parlare oggi. Trovando connessioni storiche, sulla Medicina e sull'Anatomia in particolare, ma anche bibliche e artistiche, l'autore (il nostro CTO), propone quello che potrebbe essere il reale significato dietro al famoso affresco di Michelangelo "La Creazione di Adamo".
L’immagine sopra è specchiata, esattamente come si intuisce dal titolo dell’articolo, per ragioni storiche approfondite nell’articolo stesso.
Il dipinto, risalente al 1512 circa, potrebbe rappresentare il dono dell'anima ma lo farebbe seguendo le teorie di Galeno (medico nato nel 129 d.C. e considerato uno dei padri del pensiero medico-scientifico), i cui studi hanno influenzato il mondo medico fino al periodo del Rinascimento.
Nell'articolo, attraverso una attenta analisi sulle proporzioni delle figure raffigurate dal maestro Michelangelo, si ipotizza che la parte in cui è rappresentato il Creatore sia verosimilmente simile ad un cuore umano, mentre la parte in cui è rappresentato Adamo possa essere simile ad un fegato umano.
La particolarità di questa nuova teoria risiede nel fatto che Galeno riteneva che l'anima fosse suddivisa in tre livelli, e che questa “anima tripartitica” avesse una specifica distribuzione anatomica nel corpo umano. Così, seguendo il ragionamento di Galeno, l'anima era suddivisa in "appetitiva", "spirituale" e "razionale".
La parte appetitiva, quella primordiale dell'anima, secondo Galeno aveva origine proprio nel fegato e, come riportato dall'articolo, Adamo in qualità di “primo uomo” ci riporterebbe proprio al significato di questo "livello" dell'anima stessa.
Successivamente la parte spirituale dell’anima, ossia quella che controllerebbe le passioni dell'uomo e le emozioni, avrebbe (sempre secondo le teorie di Galeno) origine nel cuore, dove potrebbe essere stato rappresentato il Creatore con riferimento al fatto che "il Signore guarda nel cuore dell'uomo".
Infine, la parte razionale dell'anima, risiedente nel cervello secondo le teorie galeniche: secondo l'autore dell'articolo potrebbe risiedere proprio nello spettatore del dipinto, che "usando il cervello e apprezzando la magnificenza ed il significato dell'opera diventa la sede dell'anima razionale".
In questo modo, Michelangelo potrebbe aver rappresentato l'antica teoria anatomica dell'anima nei suoi tre livelli, concetto che era effettivamente arrivato fino ai suoi giorni e che era supportato anche dalle stesse Istituzioni religiose, come riportato nell’articolo.
Negli anni, La Creazione di Adamo è stata studiata da molti esperti di settori diversi, che hanno fornito molteplici interpretazioni. Vale la pena citare una famosa interpretazione fornita nel 1990 da un neurologo americano che ipotizzò che la porzione raffigurante il Creatore fosse in realtà la sezione di un cervello umano. Purtroppo questo messaggio è stato in seguito completamente travisato arrivando a fornire la tesi, secondo alcune fonti, che “il Signore sarebbe il prodotto della mente umana”. Una delle ragioni per cui questa interpretazione sembra improbabile è che Michelangelo era un cattolico devoto.
Indubbiamente il nostro articolo conferisce un significato più spirituale (e secondo noi più corretto) all’opera di Michelangelo, seguendo il filo conduttore della storia dell’anatomia.
Crediamo che sia importante ricordare di non dare mai niente per scontato; nemmeno quando osserviamo uno dei più grandi capolavori della Storia dell'Arte. Questo stesso capolavoro, come avviene nella Ricerca scientifica, potrebbe riservarci ancora delle sorprese e in questo caso potrebbe aver avuto uno spunto a partire da teorie medico-anatomiche nate circa tredici secoli prima.
Anche noi, nel nostro lavoro, cerchiamo di non dare mai niente per scontato e di trovare nuove soluzioni e punti di vista per offrire soluzioni efficienti ed efficaci che siano alla portata di chiunque.